giovedì 16 settembre 2010
Uno-due-tre-prova, Uno-due-tre-prova, sa' sa'...luci, pronte, audio, pronto..forbici? forbici..il nastro pronto per essere tagliato, e chi vuole porti anche portare qualche delizioso Veuve Cliquot, o, per i palati meno abbienti, un normalissimo Beaujolais, piu' gentile al gusto, gradevole e dolce. Chi paga? Certo, il blog si chiama ScambiCapitali, ma qui si tratta di nominativi differenti da quelli concepiti da Marx quasi 200 anni or sono: la corretta lettura si riversa in un contesto geografico, poiche' questo blog verra' animato e costituito inizialmente da Geografi -vi delucidero' prossimamente le caratteristiche di questa strana categoria in via d'estinzione, ancora presente in qualche riserva, categoria a volte timorosa di venire a contatti con la civilta' e quasi dimenticata, gruppo che ogni tanto almeno a livello attuale si riduce a cannibalizzarsi da sola come i lontani Tupinamba brasiliani, o a vendersi come alcune tribu' dei celeberrimi Pawnee indiani . Si e' fatto riferimenti ad aspetti diversi dalla Geografia per introdurre il concetto secondo il quale non si parlera' solamente di carte, mappe e -come dice il titolo- quelle cose strane e sconosciute al popolo di oggi, quelle inquietanti entita' territoriali che la Gelmini con l'ordinamento attuale ha reso ancora piu' aliene, le Capitali Nazionali -punto cardine per conoscere gli andamenti dello stato in se', come spiegheremo piu' avanti. Si intreccera' volentieri il discorso che risultera' composto da spunti di vario genere e si sconfinera' in altre discipline, creando interessanti missaggi e meticciati quando richiesto e quando necessario - oggi piu' che mai- poiche' anche nella Geografia si e' arrivati all'analisi di piu' fattori tra loro congruenti nel portare una visione il piu' possibile completa e parlante, il piu' possibile d'aiuto per l'occhio e la comprensione del geografo. Figura che sta diventando via via piu' complessa e a volte competitiva, nonostante il ristretto mercato, nel leggere letteralmente il territorio e cio' che lo circonda, nell'osservarne e distinguerne la storia, la cultura, come questo fluido immateriale e materiale agisca su di esso e di come lo modifichi. Oggi non si lavora piu' solamente sulla cartografia e sulle carte standard, la figura del navigatore-informatore e del cartografo ha nobilmente dato e dara' ancora il suo contributo, ma oggi la situazione e' piu' complessa. Tuttavia, quale strumento piu' utile per partire da un tema geografico se non le capitali nazionali? Spesso ci si ricorda che da bambini questo era uno dei giochi piu' gettonati tra quelli che poi sarebbero diventati in una decina d'anni veri e propri appassionati di questa materia, era il metodo piu' diretto per entrare in un contesto cosi' ampio e sconosciuto come quello globale: attraverso nomi talvolta esotici come "Manila" o impronunciabili come "N'Djamena" si entrava in reami quasi inimmaginabili, come se ci vivesse una stirpe aliena e si fosse testimoni di una realta' sconosciuta ai piu'. Diventava cosi' immancabile la domanda reciproca "Qual' e' la capitale del....?" un incredibile sprono nello studiarsi a memoria quei nomi buffi sottolineati in quei paterni e rassicuranti atlanti. Sulla stessa linea di allora, questo sara' il metodo adottato qui per incominciare un discorso sulla geografia, sulla scrittura della Terra, prendendo alla lettera quello che ci dice l'etimo della parola, e quindi scrivendo di essa, nel nostro blog. Non c'e' in questo un definito target: in realta' tutti potranno scambiare commenti e appassionarsi degli argomenti trattati, o istruirsi, o semplicemente passarsi il tempo, o introdursi volta per volta ad un nuovo interesse -non e' mai troppo tardi per conoscere com'e' fatto il mondo o sapere che esiste una determinata nazione nel pianeta in cui si vive. Probabilmente l'importante e' che se ne parli, di Geografia, nel tentativo di cancellare, almeno virtualmente, quello scomodo diktat proposto dalla Gelmini, Ministro per l'Istruzione, che ha perfino cancellato la Geografia dalle superiori. Quindi questa materia, gia' zoppicante e un poco malmessa, si e' vista togliere un ulteriore sostegno alla sua gia' fragile andatura, mettendola in serio pericolo. Tutto questo nonostante la sua veneranda eta', decisamente un gesto poco carino e polita, dopo tutto quello che ci ha generosamente dato in tutti questi -credo di non esagerare nel definirli cosi'- millenni! Quindi, diamo un po' di rispetto e nuova vitalita' a questa materia, sicuramente dovuta!
Il moderatore
Ps. Si e' presa come feticcio iniziale questa immagine di Valentino Rossi durante un impennata acrobatica come buon augurio a questo geo-neonato, un'icona intrisa di dinamismo ed energia e raffigurante a livello simbologico un vero e proprio decollo!
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