Fatte le necessarie premesse, possiamo arrivare alla prima capitale messa in gioco: quella dello Swaziland. Si prende ad esempio questo piccolo stato dell'Africa del Sud per le sue frequenti e bizzarre apparizioni del proprio Re -e' uno degli ultimi stati africani dove vige la monarchia assoluta- nelle testate giornalistiche e scandalistiche internazionali. Ha fatto scalpore infatti l'ultima dichiarazione risalente a qualche giorno fa del primo ministro Dlamini, "useremo la tortura contro i dissidenti". Ma allarghiamo la visuale e proviamo ad osservare da vicino questo piccolo regno, mosca bianca in Africa poiche' ultimo esempio di monarchia assoluta . Identikit: King Swati III al secolo Makhosetive, nato nel 1968 dal Re-padre Sobhuza II (1899 - 1982) - di cui fu il sessantasettesimo figlio- e da Ntombi Tfwala, una delle giovani e ultime mogli del padre, la quale venne selezionata al momento della morte del padre dal 'Liqoqo' (Consiglio di Stato) come Elefantessa / Regina Madre ("Great Wife" and "Indlovukazi"). La parte curiosa in questa cerimonia e' che non il Re non puo' scegliere il suo erede: il Consiglio generale sceglie la moglie -tra le numerose- la quale diventera' imperatrice, e suo figlio -se l'eta' lo consente-, Re. Data la condizione minorenne del giovane Mswati, ci fu una sostituzione sostituito fino alla maggiore eta' da due giovani mogli che figurarono come imperatrici reggenti. Raggiunti i 18 anni e presi i poteri dal Consiglio, Mswati III diventa a tutti gli effetti il Re, seguendo inoltre la tradizione poligamica del padre Sobhuza II : (il quale ebbe 210 mogli e piu' di 1000 figli) infatti attualmente ha 14 mogli (le prime due vengono scelte dai consiglieri nazionali; i loro figli non possono diventare imperatori) e 23 figli. Non stupisce pero' se si conosce la regola locale: l'imperatore per cementare le relazioni all'interno dello Swaziland, deve sposare mogli appartenenti ad ogni clan del paese! Una certa liberta' che non vige solamente all'interno delle alte cariche, ma anche tra gli stessi membri del paese, il quale contiene il piu' alto e severo tasso di HIV/AIDS (26,1% per gli adulti, e 50% nei giovani) .Hanno suscitato critiche le politiche di contenimento del Re, il quale nel 2001 si e' appellato ad un'antico rituale di castita', l'umchwasho, poi imposto alla popolazione femminile del paese la quale doveva restare casta dai 16 ai 24 anni portando una nappina di lana come segno di riconoscimento. Ma non solo: pesanti condanne anche per quelle di loro che rimangono incinte, indossano pantaloni o anche si limitano a stringere la mano ad un uomo. Dopo un anno pero' il rituale e' stato abolito senza spiegazioni ufficiali, rimanendo ambivalente -inoltre lo stesso re ha svicolato dall'editto imposto, pagando una mucca e 164$ per aver avuto relazioni con una diciassettenne. Mswati viene anche criticato per il proprio lussuoso stile di vita, facendo bella mostra di sfavillanti e costose macchine -una da 500.000$, e per il fatto di spendere copiosi soldi pubblici per investimenti ed edifici privati -costi che arrivano fino a 40 milioni di $. Mbabane e' la capitale di questo piccolo regno dell'Africa -17.364m2, grande come il Lazio - che si e' guadagnato l'indipendenza nel 1968 dall'Inghilterra. Puo' contare quasi 100.000 abitanti, ed e' anche la piu' grande citta' del paese, che conta in totale quasi 1,180,000 persone; alta circa 1200 metri, e' il principale snodo dei traffici che si appoggiano principalmente a zucchero e turismo a livello commerciale.
A downtown street, Mbabane
A market
Hut
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