A Chongqing, dove nel 1945 Maozedong e Chiang Kai-shek si incontrarono senza riuscire a negoziare una tregua duratura, i loro successori firmano un’intesa commerciale, che in futuro sarà forse ricordata come l’avvio della riunificazione fra Cina e Taiwan.: infatti il Parlamento in data 29 giugno, ha approvato all'unanimita' con 68 voti favorevoli e nessun voto contrario -non erano in realta' presenti i deputati d'opposizione - "l'Accordo quadro di cooperazione economica". Portato in Aula dai membri del Partito nazionalista, il Kuomintang, e considerato una “creatura” del presidente dell’isola – il nazionalista Ma Ying-jeou – l'Accordo con valore commerciale di circa 200 milioni di $ annui, prevedendo drastici cali o addirittura l’annullamento delle tariffe negli scambi commerciali fra la Repubblica popolare e l’isola un tempo nota come Formosa. Si comincia con 539 prodotti taiwanesi e 267 cinesi, che corrispondono al 15% ed al 10,5% delle rispettive esportazioni, si calcola che i tagli alle tariffe eviteranno a Taiwan esborsi per 13,84 miliardi di dollari ed alla Repubblica popolare per 2,86.Lo squilibrio è a vantaggio di Taiwan, ed è un modo con cui il centro del celeste impero vuole mostrare la sua benevolenza nei confronti di quella che ufficialmente rimane una «provincia ribelle». L'accordo inoltre prevede l'apertura alle aziende di Taiwan di 11 aree di settore nei servizi cinesi. Dunque, oggi le aziende di Taiwan potranno occuparsi di sanità, assicurazioni e banche. Mentre secondo Chen Ching-ling, deputato considerato pro-Pechino “L’Accordo è estremamente importante per Taiwan, perché limita i rischi di essere emarginati dalla bilancia commerciale internazionale”, Tsai Huang-lang, deputato del Partito democratico progressista, la pensa in maniera diversa: “Una volta entrato del tutto in vigore, l’Accordo eliminerà la sovranità nazionale di Taiwan. Questa diventerà uguale a Hong Kong e Macao”. La pensano allo stesso modo i manifestanti che, da ieri, presidiano il Parlamento con cartelli che dicono: “Il governo ci sta vendendo”. Nonostante il riavvicinamento politico ed economico fra i due governi, la Cina sta tuttavia accrescendo il proprio vantaggio militare su Taiwan, secondo un rapporto pubblicato dal Dipartimento della Difesa statunitense. Il Pentagono sottolinea come Pechino “continui senza pause” a rafforzarsi militarmente in previsione di un conflitto con Taipei, considerata dal governo cinese alla stregua di una provincia ribelle. Attualmente, il giro d’affari fra i due Paesi si attesta sui 110 miliardi: prodotti commerciali taiwanesi per un valore di 80 miliardi vengono inviati in Cina, che a sua volta manda circa 30 miliardi nell’isola: potrebbe essere si' un accordo che siglerebbe una maggiore visibilita' a Taiwan, ma anche una limitazione di sovranita' commerciale e nazionale. L’intreccio sempre più stretto fra i sistemi produttivi, secondo Sung Kuo-chen, esperto di relazioni cino-taiwanesi all’università Chengchi di Taipei, sfocerà nell’«accettazione della moneta taiwanese sul territorio continentale». «A quel punto -si chiede Sung- cosa resterà ancora a dividere Cina e Taiwan»? Vedremo gli sviluppi a breve. Inoltre, secondo i termini del patto, rimane bandita da Taiwan (considerata da Pechino una “provincia ribelle”) la forza lavoro proveniente dalla Cina continentale. In ogni caso, la Cina ha ancora più di 1.000 missili puntati sull’ isola come monito contro la dichiarazione di indipendenza formale. I sondaggi indicano che la maggioranza dei taiwanesi respinge l’accordo commerciale.Ora, si potrebbe aprire la strada per Taiwan per firmare offerte di libero scambio con altri Paesi, una cosa alla quale Pechino ha sempre resistito in passato.
Taipei City Center
Taipei, 臺北市 e' la capitale di Taiwan. Attualmente Taipei City ospita 2,607,428 persone, mentre la citta' metropolitana raggruppa la vastita' di 6,870,357 persone. Risale al 1709 il primo importante insediamento urbano dell'etnia Han -la piu' numerosa al mondo, presente anche in Cina - mentre e' dal diciottesimo secolo che si ha un vero e proprio boom economico a causa del commercio del te'. Dal 1875 la parte settentrionale di Taiwan viene separata dalla prefettura e messa sotto il controllo cinese della dinastia Qing. Quando nel 1886 Taiwan diventa provincia cinese, Taipei inizia ad assumere importanza e ne diventa il capoluogo; persa la guerra sino-giapponese, la Cina come da accordo cede Taiwan al Giappone, che ne modifichera' estensivamente la struttura. Infatti gran parte degli edifici si costruiranno sotto la parentesi nipponica, che fara' di Taipei-ribattezzata Taihoku- la capitale della sua politica coloniale e principale centro dell'omonima prefettura, costituita nel 1920. Durante la guerra, a causa del coinvolgimento del Giappone in prima linea, fu varato un governo fantoccio filo-giapponese, la Repubblica di Cina, nota come Repubblica di Nanchino. Nel 1949
dopo essere stato costretto ad abbandonare la Cina continentale dai comunisti e dalla guerra civile cinese, Chiang Kai-Shek ha dichiarato Taipei la capitale provvisoria della Repubblica di Cina, con la capitale ufficiale a Nanjing (Nanchino). Taipei si amplia enormemente nei decenni dopo il 1949, e a causa del progressivo ingrandimento il 1 Luglio 1967 viene dato alla citta' lo status provinciale, con relativa amministrazione. Infatti attraverso numerose annessioni di villaggi periferici e l'aumento della popolazione di 1,56 milioni di persone, Taipei aumenta quattro volte la sua grandezza, fino a diventare una delle piu' popolose metropoli asiatiche. Alcuni l'hanno chiamato il miracolo Taiwan, anche se Paul Krugman assume posizioni scettiche a riguardo, affermando che grossa parte dello sviluppo delle tigri asiatiche e' stato svolto dai finanziamenti esteri presenti in maniera preponderante dagli anni Sessanta. Ad ogni modo, oggi Taiwan possiede una delle piu' ricche riserve di moneta estera, con i suoi 362 miliardi di dollari, ed anche una delle piu' stabili, non essendo stata intaccata dalla Crisi Asiatica del 1997, ma anzi continuando la sua crescita del 5% ogni anno. Taipei possiede tra le sue industrie una diversificazione accentuata per ogni settore, si va dall'industria tessile alla manifattura di prodotti elettronici e componentistica, macchine elettrotecniche, materiali di stampa e di precisione, aziende produttrici di cibi e bevande. Senza contare la produzione di navi, includendo navi da crociera e yacht, costruite al porto. Stanno incrementando i servizi connessi al commercio, al trasporto e al banking, mentre il turismo mantiene una sensibile anche se non significativa posizione, contribuendo a portare circa 6,8 milioni di dollari al paese. Marche importanti come Asus e Acer nel campo dell'informatica, ma anche Tatung, Mandarin Airlines, Chungwa Telecom, Uni Air hanno il loro quartiere a Taipei City. La citta' e' anche molto attenta al problemi dei rifiuti, questo anche a causa della sua produttivita': e' stato istituito il Recycling Fund, che ricicla i rifiuti di industrie e compagnie. Fino al 2008 il tasso di riciclaggio e' passato dal 6 al 32 %, lodevole risultato che ha permesso al governo di Taipei di partecipare all'Expo di Shangai del 2010 e di dimostrare il proprio sistema di riciclaggio. Taipei e' anche all'avanguardia per i sistemi di trasporto: grazie alla cosiddetta Easy Card, si puo' viaggiare su ogni tipo di trasporto addirittura senza togliere dal portafoglio la scheda, che viene letta da pannelli sensoriali. Come il Giappone pero', possiede un notevole tasso d'invecchiamento nella popolazione: una persona su 10 ha piu' di 65 anni, ma e' un dato determinato a scendere, poiche' il tasso di natalita' prevale con il 7,88% su quello di mortalita', 5,94%. Riguardo l'educazione, sono dislocate 20 universita' comprendenti campus in Taipei, la piu' antica costruita nel 1896. Fa scalpore come uno stato grande quanto la Campania e l'Emilia-Romagna riesca a concentrare al suo interno cosi' tante imprese e si ponga tra i Grandi Industriali internazionali. Anche a livello paesaggistico e naturalistico, il Taiwan possiede caratteristiche d'importanza: il Monte Yushan inoltre arriva fino a 3952 metri, altezza che e' possibile definire senza problemi "alpina".
Dalla capitale svetta il Taipei 101, che dal 2004 al 2010 ha detenuto il primato come grattacielo piu' alto del mondo -443 metri.
Chang Kai Shek memorial hall, Lantern Festiv
Vista di Taipei
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